Un viaggio attraverso i 5 sensi… ­­più uno!!

Queste poche righe le voglio dedicare al mio viaggio fatto lo scorso anno in Terra santa.. perché? perché dopo aver ascoltato ieri 2 ore di messa in Swahili, oltre ad averci capito ben poco (a parte Alleluia, Amen e Bwana), la mia mente è volata ad anno fa, e perché questo è un viaggio che purtroppo ho condiviso con pochi, un po’ per la mia non grande propensione a raccontarmi, un po’ perché era stato un viaggio così bello ed intenso e strano che a volte a raccontare certe cose si ha l’impressione di renderle banali, di sminuirle… ma visto che dopo un anno a Maiorca, ed uno in Palestina mi trovo a vivere la settimana Santa in Tanzania, forse sarà destino, no?! chissà il prossimo anno..

che dirvi? forse le foto parlano da sè… ma le commento così..

Paura, grandi aspettative, voglia di pace, di avventura.. ecco le emozioni prima di imbarcarsi. Ed ecco che 10 giorni ricchi di magia dal 12 al 21 aprile sono arrivati. Grazie alla volontà ed allo sfozo organizzativo di Abuna Paolo siamo partiti, ed abbiamo trovato, non uno, ma mille mondi diversi pronti ad accoglierci. Nonostante fosse una delle poche volte in cui ero partita senza pensare a nulla e senza conoscere la maggior parte dei miei compagni di viaggio.. avevo deciso di metteri in gioco, di affidarmi e di fidarmi degli altri. In quei giorni mi sono sempre sentita a casa, in famiglia, accolta, pronta ad essere ascoltata, pronta ad ascoltare ed osservare…

I 5 sensi? il gusto prima di tutto.. e chi dimentica i fantastici felafel, l’humus, i kebab e i mille spuntini preparati dalle suorine…. L’udito… mille nuove parole da scoprire, mille discorsi affrontati insieme, mille testimonianze ascoltate…. L’olfatto.. quanti nuovi odori e profumi.. da quelli ascoltati in mezzo ai posti naturali più sperduti, a quelli in mezzo al mercato di Gerusalemme.. Il tatto.. il tatto mi rimanda a la terra toccata, al mare, al lago.. e così arrivo alla Vista.. quanti posti fantastici i miei occhi hanno veduto.. sono quelli che mi sono rimasti più impressi.. non tanto i luoghi sacri per eccezione, ma è soprattutto nei luoghi naturali che abbiamo vissuto che ho ritrovato la mano del Signore.. stessa mano che ora ritrovo qui in Tanzania.. E la sensazione di mettere i piedi sulle sue orme…. che dire..

Per l’ultimo.. ci aggiungerei un bel sesto senso, quello che ci ha sempre accompagnato lungo il viaggio, dal primo giorno quando siamo rimasti all’aeroporto senza nessuno che ci venisse a prendere, all’ultimo quando abbiamo rischiato di rimanere in Terra Santa… beh, direi che è stato un bel rischio.. forse si poteva anche fare.. no?!:)

Buona settimana Santa a tutti!!